Il Vice Presidente della Commissione Europea,
Antonio Tajani, in una recente lettera inviata al Presidente dell’Ance
Paolo Buzzetti, ha dichiarato che il legislatore europeo, nella sua Direttiva sui ritardi di pagamento (2011/7/UE), ha stabilito che la nozione di "fornitura di merci e prestazione di servizi dietro compenso" va intesa anche con la inclusione della progettazione ed esecuzione di opere, edifici pubblici e lavori di ingegneria civile.

Con questa lettera, che risponde ad uno specifico quesito presentato dall’Ance a Bruxelles a seguito dell’approvazione del provvedimento di recepimento del Consiglio dei Ministri (dlgs 9 novembre 2012 n.192, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 novembre 2012), il rappresentante della Commissione Europea ha confermato che la direttiva europea va applicata a tutte le transazioni tra impresa e pubblica amministrazione, e che "il suo campo di applicazione riguarda tutti i settori produttivi senza eccezioni", incluso quindi anche il
settore edile.
In Italia il
settore dele costruzioni è tra i più colpiti dall'inammissibile fenomeno del ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, perchè crea una situazione di estrema sofferenza per le imprese e gli addetti di tutta la filiera dell'edilizia.
Tutti i riardi di pagamento, infatti, non sono solo un danno per chi li subisce, perchè in realtà possono falsare sensibilmene anche la
libera concorrenza.
E la netta posizione di Antonio Tajani è sempe stata molto chiara con le sue famose dichiarazioni: "Se è legittimo riscuotere tempestivamente i tributi, è altrettanto doveroso pagare i debiti in scadenza, evitando la chiusura di aziende sane".
Questo chiarimento del Vice Presidente della Commissione Europea, quindi, ribadisce in modo inequivocabile la correttezza della posizione sostenuta dall’Ance e dalle altre associazioni imprenditoriali di settore.
Ing. Enzo Ritto