Dopo la ricezione di numerosi quesiti in tema di
accertamento catastale, l'Agenzia del Territorio chiarisce alcuni aspetti relativi alle metodologie tecnico-operative da utilizzare per la deteminazione delle rendite catastali degli immobili censiti nelle categorie D ed E.

L'Agenzia ha pubblicato, infatti, la
Circolare n. 6/2012 (30.11.2012 - prot. 61331), avente ad oggetto la determinazione della rendita catastale delle unità immobiliari a destinazione speciale e particolare, che sono da considerare immobili "
non ordinari" perchè "non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni".
In particolare, la Circolare, anche in considerazione dei correlati profili tributari, fornisce chiarimenti finalizzati alla corretta individuazione delle componenti immobiliari oggetto della stima catastale - con procedimenti estimativi classici, in conformità alla normativa di settore, in coerenza con gli indirizzi giurisprudenziali formatisi nel tempo sul tema e con la recente dottrina estimativa.
La Circolare fornisce, altresì, specifiche
linee guida (con indicazioni metodologiche ed operative per l'applicazione dei diversi procedimenti di stima), al fine di chiarire quali impianti, fra quelli presenti nelle unità immobiliari in argomento, abbiano rilevanza catastale (vedasi particolare riferimento agli impianti di produzione di energia).
Con questo provvedimento, l'Agenzia, volendo uniformare le stime catastali delle unità immobiliari a destinazione speciale e particolare, ha anche ritenuto opportuno ufficializzare i seguenti allegati tecnici:
1). Approccio reddituale - determinazione delle spese e delle perdite,
2). Approccio di costo - determinazione del costo di produzione e del profitto,
3). Approccio di costo - linee metodologiche per determinazione del deprezzamento,
4). Approccio di costo - esempio di calcolo del costo ricostruzione deprezzato.
Con l'occasione, l'Agenzia ha anche ricordato che il tema dell'
accertamento catastale delle unità immobiliari speciali e particolari era stato oggetto di altri suoi documenti di prassi, sempre finalizzati a fornire indirizzi operativi omogenei e unitari (Circolare n.4 del 16.5.2006 e Circolare n.4 del 13.4.2007).
Ing. Enzo Ritto