Oggi si progetta quasi esclusivamente tenendo conto di valutazioni urbanistiche, estetiche, ci consumi energetici e di scelta dei materiali: tutto -si pensa- per ottenere un idoneo comfort abitativo.
Molti professionisti, però, hanno già provveduto ad una loro formazione professionale più consona alle implicazioni delle cosiddette influenze “geobiologiche” dei siti di costruzione.
La Provincia autonoma di Trento, dopo la chiusura totale della ex Manifattura Tabacchi di Rovereto, ha dato la possibilità di realizzare (in quella cittadella di produzione) il Progetto Manifattura con l’obiettivo di ottenere i più alti livelli di sostenibilità sia in fase di restauro e ricostruzione sia nella successiva gestione degli immobili che compongono il campus.
Per questo scopo il progetto ha seguito lo standard di certificazione LEED, proponendosi per i nuovi edifici di raggiungere il livello Platinum mediante i crediti conseguiti nelle seguenti aree: sostenibilità del sito, gestione delle acque, energia e atmosfera, materiali e risorse, qualità ambientale interna, innovazione nella progettazione.
Con queste premesse e con la notevole esperienza acquisita, Progetto Manifattura, ispirandosi ad un modello di sviluppo orientato alla ideazione e produzione di una nuova generazione di beni e servizi fondati sul valore della sostenibilità, e diventato il primo incubatore della green economy.
E così avviene che Trehus srl, una start-up di Progetto Manifattura, introduce il concetto di progettazione geobiologica nelle sue realizzazioni: produzione, costruzione e commercializzazione di edifici a basso consumo energetico e basso impatto ambientale, prevalentemente con struttura portante in legno.
Progettare edifici considerando variabili come la posizione, la qualità del suolo, ma anche le forze naturali, chimiche ed elettromagnetiche fino a quelle meno studiate, come i campi elettromagnetici cosmici e terrestri. Questa l’offerta delle abitazioni in legno geobiologiche della start-up trentina Trehus srl.
La progettazione geobiologica di Trehus approfondisce fattori come l’influenza del pianeta Terra e del Cosmo sulla vita degli esseri umani, degli animali, delle piante, dei campi di onde invisibili in cui siamo costantemente immersi. Si parla di campi elettromagnetici naturali, d’influenze radioattive (la terra ha una radioattività di base), di chimica del suolo.
Il contesto può influire ampiamente per la presenza di variazioni improvvise di composizione del sottosuolo (metalli, minerali, depositi di idrocarburi, ecc), corsi d’acqua sotterranei con variazioni patogene dell’influenza dell’acqua in superficie (acqua di falda che attraversa una faglia), presenza di campi elettromagnetici artificiali, presenza di picchi di campi elettromagnetici informati (rete energetica “madre”, reti di Hartmann, di Curry, per citare solo le principali scoperte fatte a fine anni Ottanta nelle università tedesche).
Un cenno particolare meritano le reti elettromagnetiche cosiddette “geopatiche”, in particolare le due reti di Hartmann e di Curry, due studiosi che ricercarono il rapporto tra luogo e salubrità, sviluppando un sapere simile al feng-shui, lo strumento principale per un costruire sano, applicato da millenni in Cina.
Numerosi medici e fisici tedeschi poi scoprirono che sulla superficie terrestre c’era una vasta rete di raggi o zone di perturbazioni cosmo-telluriche. Queste sono reti formate dai picchi di campi elettromagnetici che attraversano la superficie terrestre e che provengono dal cosmo e dalle viscere della Terra.
La zona in cui si dorme è particolarmente importante, perché durante il sonno il corpo perde circa due terzi della sua resistenza rispetto alla condizione di veglia.
La permanenza prolungata quindi su un nodo di queste reti produce un continuo bombardamento magnetico o elettrico, con conseguente squilibrio oscillatorio di quella parte del corpo.
E’ importante quindi (in sede di progettazione e costruzione) rilevare le reti e le altre influenze geo-patogene per tenerne conto quando si realizzano edifici con vibrazioni “molto elevate” o “energeticamente pulite”.
Mara Zenoli