L’
architetto brasiliano Carla Juaçaba è la vincitrice della prima edizione dell’arcVision Prize – Women and Architecture, premio internazionale di
architettura al femminile per il sociale, istituito da Italcementi Group.

Lo ha stabilito la Giuria interazionale guidata nel corso delle sessioni di lavoro da
Stefano Casciani, direttore scientifico del Premio.
L’assegnazione del Premio si è tenuta a Bergamo nella cornice di
i.lab, il
Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi, recentemente completato su progetto di
Richard Meier e uno dei primi edifici in Europa ad aver ricevuto la certificazione
LEED Platinum, il più prestigioso riconoscimento internazionale di sostenibilità delle costruzioni.
L’architetto brasiliano Carla Juaçaba, formatasi presso la Santa Ursula University di Rio de Janeiro (1999), ha vinto con il progetto
padiglione Humanidade 2012 per Rio +20; mentre sono state segnate Menzioni d’onore alla spagnola Izaskun Chinchilla, per il non convenzionale approccio progettuale, all’indiana Anupama Kundoo, per la sua capacità di ricerca sui materiali e all’estone Siiri Vallner, per la sua sensibile interpretazione degli spazi e dei luoghi.
Il padiglione Humanidade 2012 per Rio Mas 20 (la
conferenza dell’ONU sullo sviluppo sostenibile) è stato progettato e realizzato da Carla Juaçaba insieme ad un’artista –
Bia Lessa – che è anche l’autrice del concept progettuale. La costruzione, temporanea, assume un valore ancora più simbolico se si considera che Rio Mas 20 è stato un importante momento per un bilancio globale di quanto viene/non viene fatto per salvare il Pianeta dal disastro ambientale. Non vi è sostenibilità migliore di quella ottenuta con costruzioni a basso costo, velocemente smontabili e continuamente riciclabili.
Carla Juaçaba racchiude quelle qualità che un architetto coraggioso deve avere per affrontare la propria professione con creatività alla ricerca di
soluzioni non convenzionali, con immensa sensibilità rispetto al contesto nel quale le sue opere saranno collocate.
La Giuria ha lodato la funzionalità e l’adeguatezza delle soluzioni adottate per garantire lo scopo per cui sono state progettate; senza però dimenticare
bellezza e
qualità della vita per coloro che utilizzeranno e abiteranno i suoi edifici.
L’arcVision Prize intende essere un contributo allo sviluppo di una
cultura della sostenibilità attenta alla figura femminile e al suo modo specifico di fare architettura con un’attenzione particolare per l’uomo, la città e l’ambiente. Il paesaggio dell’architettura contemporanea ha assistito all’affermazione di un ruolo sempre più rilevante delle progettiste. Questa emergenza di nuove figure di architetto donna costituisce uno dei fenomeni più interessanti sotto il profilo sociale e culturale della creatività progettuale nel settore delle costruzioni.
Fonte: Italcementi