L'Antitrust ha infatti definito la convenzione "distorta" e lesiva "del corretto funzionamento del mercato in quanto si concretizza in un affidamento diretto ad Ilspa di attività che vanno a beneficio di un altro soggetto pubblico, la Stazione unica appaltante, in violazione dell'art.13 della legge 248/2006".
Gli architetti italiani auspicano che le misure sulle liberalizzazioni che - come anticipato - rappresenteranno una parte significativa del prossimo Decreto sviluppo limitino, di fatto, il ricorso a società pubbliche o partecipate che provocano, con le loro azioni, distorsioni nel mercato, in questo caso, della progettazione, esercitando una concorrenza sleale.
Ciò per garantire anche i necessari e doverosi criteri di trasparenza che devono controllare l'affidamento della realizzazione di opere a progettisti, e per assicurare la qualità delle opere realizzate.
Comunicato stampa AWN