La Riforma previdenziale di
Inarcassa, che segna il passaggio al metodo contributivo e la sostenibilità a 50 anni, è stata approvata in via definitiva, con nota del 19/11/12, dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Secondo le dichiarazioni del Presidente
Paola Muratorio, Inarcassa "raggiunge una sostenibilità strutturale, ossia un equilibrio permanente dei conti, tra entrate e uscite previdenziali a garanzia di tutti gli iscritti, giovani e anziani.”
La nuova riforma riconosce previdenza e assistenza e la coniuga con l’equilibrio economico e finanziario della Cassa.
E' stato salvaguardato:
- il mantenimento della pensione minima sia per gli iscritti meno abbienti che per le situazioni meritorie;
- il riconoscimento di un accredito figurativo relativo alle contribuzioni ridotte degli iscritti giovani;
- la flessibilità di uscita pensionistica;
- la pensione volontaria aggiuntiva per chi intende migliorare il proprio profilo previdenziale.
I professionisti andranno in pensione a 70 anni, ma sarà comunque possibile anticipare il pensionamento a 63 anni a patto di aver maturato un’anzianità contributiva di 35 anni, con una riduzione però nell’importo della pensione.