L'importanza della disciplina del restauro architettonico in Italia è legata alla quantità di monumenti di grande valore presenti sul territorio. Tuttavia non sempre queste competenze vengono considerate. È quanto si legge nella denuncia dell'Ari, l'Associazione Restauratori d'Italia. Secondo i rappresentanti dell'associazione, i lavori sulle murature del Colosseo, uno dei monumenti simbolo dell'Italia, sarebbero state affidate solo in minima parte ad imprese con lunga esperienza nel restauro.

La cosa che più preoccupa i restauratori è la creazione di un pericoloso precedente che diffonda una pratica che li escluda del tutto da interventi sulle architetture storiche, quelle che rappresentano il patrimonio di pregio e che va dall'antichità al secolo scorso. Per l'Anfiteatro Flavio, in particolare, gli interventi per elementi delicati come le decorazioni esterne, i capitelli e le trabeazioni, è necessaria l'esperienza di chi ha studiato le tecniche adeguate. Le imprese edili generiche dovrebbero occuparsi invece dei lavori che incidono sulla struttura o che investono la statica dell'edificio.
"Dei 7 milioni di euro, sui 25 totali, destinati ai lavori per i prospetti del Colosseo solo meno di un decimo verrà eseguito da restauratori", spiega l'Ari. Il resto verrà realizzato da operai edili non qualificati come restauratori.
Non è la prima volta che l'Ari denuncia a viva voce manovre di questo tipo. In precedenza l'associazione dei restauratori si è rivolta al Tar del Lazio per il lavoro sul tempio di Antonino e Faustina nel Foro romano.
Questo del Colosseo è, secondo l'associazione un duro colpo a una categoria che in Italia è stata simbolo di una specializzazione da vanto ma che oggi si trova in grande sofferenza.
Per quattro ann,i dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro fondato da Cesare Brandi nel 1938, non sono usciti diplomati. La diminuzione dei fondi a disposizione e lo sfratto dalla storica sede di via San Francesco di Paola a Roma, completano un quadro poco rassicurante.
La domanda resta aperta. Alla luce di questi affidamenti, ha senso perseguire una sì nobile specializzazione?
www.ari-restauro.org