"Il nuovo
Parlamento e il
Governo che verrà sappiano ascoltare".
E' doveroso, infatti, che i parlamentari "pongano immediatamente all'ordine del giorno del loro lavoro il tema della rigenerazione sostenibile della
città e del
territorio, vera e propria priorità per gli italiani e per lo sviluppo del Paese".

Queste le forti parole e considerazioni del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani.
"Negli ultimi anni - continua - in presenza di
terremoti o
inondazioni abbiamo purtroppo dovuto contare troppi morti causati dalla mancanza di condizioni di
sicurezza nelle case e nei territori; i cittadini sono stati colpevolmente lasciati inconsapevoli delle reali condizioni del loro habitat; abbiamo inutilmente investito, sprecandole, troppe risorse in faraoniche infrastrutture, abbandonando al loro destino città, grandi e piccole, dove tutti viviamo;
abbiamo dovuto subire troppi condoni edilizi e riscontrato evidenti e frequenti condizioni di
illegalità nell'edilizia, create anche da norme affastellate e incomprensibili che non hanno garantito nulla; abbiamo lasciato decadere i nostri monumenti e il
paesaggio anche attraverso leggi urbanistiche ormai anacronistiche; abbiamo dovuto scontare un sistema dei lavori pubblici inefficiente, incapace di garantire la
qualità architettonica e di valorizzare le risorse dei
progettisti italiani, in particolare di quelli più giovani; abbiamo sprecato miliardi di euro in energia, senza investire, come si sarebbe dovuto fare, nel vero risparmio energetico che è quello degli edifici".
"Cari parlamentari - continua il Consiglio Nazionale - noi proponiamo da tempo un
progetto integrato sull'habitat, capace di mettere assieme la rigenerazione degli spazi pubblici con il ciclo virtuoso dei rifiuti; il risparmio energetico e idrico con la qualità dell'architettura; la mobilità intelligente con la sicurezza delle case, dimostrando - se mai ce ne fosse ancora bisogno - che rigenerazione e sviluppo vanno a braccetto, che un habitat migliore è anche un fruttuoso investimento economico, così come lo è in Germania, in Svezia, in Francia e in ogni altro paese civile".
"Gli architetti italiani - conclude il Consiglio Nazionale - hanno dato prova, con le loro proposte, di essere pronti a fare la loro parte, per lo sviluppo del Paese, con idee innovative, con saperi e tecniche in continuo aggiornamento, assumendosi le indispensabili responsabilità etiche. A voi ora chiediamo un ascolto attento, coraggio nelle scelte,
visione del futuro, lavoro serio e responsabile, minor rumore mediatico, nella convinzione che tutti, parlamentari e architetti, abbiamo una responsabilità ineludibile nei confronti dell'habitat, della sicurezza e della vita quotidiana dei nostri concittadini".