L’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria (Oice), saluta con soddisfazione il varo da parte del Ministero delle infrastrutture della proposta di decreto sul BIM (Building Information Modelling) che riapre l’iter per l’implementazione della digitalizzazione del settore delle costruzioni in Italia, dopo una pausa di diversi mesi.
I contenuti della proposta sono messi in consultazione dal Ministero delle infrastrutture (MIT).
Per l’OICE l’importanza che si arrivi presto e bene alla messa a punto di regole cui fare riferimento per la formazione degli addetti, per l’accertamento di esperienze e di competenze, per la creazione di attitudini verso modalità più strutturate di collaborazione, deriva anche dall’analisi condotta sulle 37 gare di appalto pubblico di lavori e servizi con richiesta di progettazione in BIM emesse nell’ultimo anno e mezzo.
Dallo studio dell’OICE emerge che nell’ambito delle procedure di affidamento di appalti (di lavori e servizi) nel 57% dei casi il BIM assume rilievo nella fase della valutazione delle offerte o delle proposte tecniche, mentre per la restante percentuale (43%) dei casi il BIM viene richiesto o come requisito di ammissione, o come una semplice specifica, non oggetto di valutazione, per la produzione del progetto.